Una volta ci fu raccontata una storia ambientata in un deserto. Un ricco industriale pieno di soldi, vagava per questo deserto senza viveri. Camminando, incontra una carovana di mercanti. “Aiuto Aiuto! Non mangio e bevo da giorni! Sono disposto a pagare milioni per un pezzo di pane e un bicchiere d’acqua!”. “Mi spiace, signore!” -disse il mercante-” ma qua vendiamo solo cravatte”. Sgomento, il ricco industriale ricomincio a vagare per il deserto. Quando incontra un’altra carovana di mercanti. Ripetendo la stessa cosa di prima (e con più veemenza), gli fu risposto alla stessa maniera. Sempre più desolato e allo stremo delle forze, il ricco vide di nuovo una carovana, ma anche questa vendeva cravatte! Quando sembrava finita, ecco che una città comparve all’orizzonte. Una città con un solo ristorante. Il protagonista di questa storia cominciò a correre con le sue ultime forze verso il ristorante. Ma il cameriere lo bloccò sull’uscio. “Vi prego, posso pagare! Sono ricchissimo! Vi posso dare quello che volete!” – disse il ricco. Ma il cameriere gli rispose di rimando: “Spiacente, signore. Ma qui non entra nessuno che non abbia una cravatta “.
Perchè questa fiaba innocente in un blog di un Movimento Cittadino a favore del Parco Archeologico dei Cugni? E’ una parabola di quello che non si è fatto mai a Pachino per contrastare sabotaggi e movimenti distruttivi e non costruttivi. Succede nel nostro paese, che quando c’è un pò di movimento più “rumoroso” del solito, tanti saltino sul treno; con le peggiori intenzioni: dividere, frantumare, ridicolizzare e seminare zizzania all’interno della Causa. Non ci siamo ancora riuniti ufficialmente però notiamo che qualcuno preoccupato del “rumore” che potrebbe avere un movimento d’opinione come il nostro, ha iniziato ad “interessarsi” (tra virgolette) a noi.
Perchè la cravatta? La cravatta è una metafora per indicare un principio d’esclusione che si fonda sulla coerenza e il buonsenso.La finalità del Movimento è chiara a tutti, ma purtroppo necessità un ulteriore chiarimento per chi ci appare sicuramente in buonafede. La nascità di un Parco Archeologico esclude automaticamente qualsiasi attività che possa interferire alla fioritura dello stesso.
In altre parole, la nostra Cravatta simboleggia un SI enorme ad un Parco ma anche dei NO. Il NO a una discarica o ad un’attività perpetua di estrazione (tre cave su quattro sono inattive, a quanto ci risulta); ma è altrettanto netto un NO A QUALSIASI INSEDIAMENTO TURISTICO – ALBERGHIERO che contamini di STUPIDITA’ la BELLEZZA DI UNA NECROPOLI SICULA UNICA NEL SUO GENERE.
In definitiva, questo porta all’automatico allontanamento di quelle persone che professano idee e atteggiamenti a favore, ad esempio, delle lottizzazioni.
L’obiezione potrebbe essere quella di non praticare metodi democratici all’interno di questo gruppo. Ma pensateci bene: se una persona è iscritta in un’organizzazione per la difesa dei diritti umani (Amnesty International, per esempio), può ragionevolmente essere a favore delle dittature? E se una persona è iscritta ad un movimento non violento per la Pace, può uscire la mattina e picchiare immigrati? E se una persona lavora in una comunità di recupero per tossicodipendenti, può essere anche uno spacciatore?
Chi parla di lottizzazioni che limitano l’accesso al complesso archeologico dei Cugni, può ragionevolmente essere a favore di un parco archeologico che proprio questo tende ad evitare?
Vincenzo Giannone
Corrado Cugno